Eccolo qui, il seguito al blog provvisorio che era nato per condividere le foto della grigliata di ferragosto con tutti quelli che mi chiedevano il cd...
Mi sono decisa ora, e non in un altro momento, perchè questa è una fase di passaggio.
E come tale, piena di pensieri, dubbi, di cose da dire; ma sopratutto nel mio caso, piena di cose da vedere.
E da fotografare.
26 anni.
Quando inizi la scuola bene o male sai che 18 anni della tua vita saranno impegnati nello studio... ma poi?
Arrivi all'ultimo traguardo e di fronte c'è il nulla.
Non ho fatto chirurgia, ma scienze della comunicazione con una laurea in cultura giapponese: come dire, la mia strada non è che fosse poi così segnata.
Ho avuto il terrore della responsabilità di dover scegliere senza avere nessuna scelta.
Mi guardavo intorno interrogativa.
La svolta è stata quando ho smesso di chiedermi cosa avrei fatto.
Un sabato pomeriggio dell'aprile dello scorso anno sono andata alla Fondazione Umanitaria per una conferenza-mostra sul Giappone: tra un 'intervento e una degustazione di thè mi sono fermata a guardare le foto esposte.
Macro sui dolcetti giapponesi tipici della cerimonia del thè, quelle che mi hanno colpito di più.
Fermo il fotografo:
"Questo è il lavoro che vorrei fare. Da che parte si comincia?"
"Hai studiato fotografia?"
"L'ho amata sempre, ma... no, mai"
"Bene, non ti hanno rovinato. Se vuoi puoi venire lunedì mattina in studio con me, così cominci a vedere come funziona..."
E' iniziato tutto così: Il primo salto nel buio, in punta dei piedi, con un pò di incoscenza e un sacco di speranza.... anche perchè se fosse andata bene era tutto di guadagnato.
Ed è andata molto meglio di qualsiasi esagerata aspettativa, perchè si trattava di Flavio Gallozzi... ma ancora non lo sapevo quando a Roby domandavo sotto voce: "che dici, glielo chiedo o no?"